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Lettere, Filosofia, Scienze dei beni culturali, Scienze geografiche

Lettere, Filosofia, Scienze dei beni culturali, Scienze geografiche

Descrizione

Universita_Laurea_ classe delle lauree in L'area di Lettere e Filosofia è stata da sempre considerata umanistica, e perciò contrapposta alle diverse aree scientifiche, perché pone al centro degli studio l'uomo e la sua produzione culturale. Tale contrapposizione ha sempre meno ragione di esistere, poiché spesso l'oggetto di studio non è "la letteratura", o "la filosofia" o "l'arte", quanto piuttosto la metodologia per affrontare lo studio di correnti di pensiero, espressioni artistiche, manifestazioni culturali.
Oltre alle classi di laurea in Lettere e in Filosofia, l'area comprende anche le classi delle lauree in Scienze geografiche e in Scienze dei beni culturali. Anche in quest'ultimo campo la scelta è molto articolata e mirata alla creazione di figure specifiche. Purtroppo, molti neo iscritti, che intendono seguire questi corsi per una inclinazione verso alcune materie, rimangono delusi, tanta è infatti la distanza tra quanto hanno studiato negli anni di scuola e quanto si trovano a studiare durante l'università. Delusione che si acuisce, scoprendo col tempo le difficoltà che poi si incontrano all'ingresso nel mercato del lavoro.
E' necessario infatti sottolineare che questi corsi di laurea, sebbene dopo la recente riforma siano diventati più specifici, non sono professionalizzanti, ma offrono piuttosto una cultura di base e una apertura mentale che consente, poi, una specializzazione successiva o una professionalizzazione "sul campo".

Prospettive e lavoro

Il principale sbocco lavorativo che questi corsi offrivano, l'insegnamento, è venuto a cadere con il calo demografico, la diminuzione degli iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado, il blocco delle assunzioni. Questo però non deve scoraggiare studenti e studentesse interessate e motivate. I laureati in queste discipline, infatti, si possono trovare in moltissimi ambiti lavorativi, proprio perché questi percorsi formativi "flessibili" aprono innumerevoli strade. Si deve però prestare molta attenzione a come integrare le materie d'insegnamento con altri studi, per presentarsi sul mercato del lavoro con buone carte da giocare. Un esempio per tutti: le nuove tecnologie informatiche. Un ambito lavorativo "classico" per i laureati è il mondo della comunicazione, l'editoria, i giornali. Mondo che ha subito grandi cambiamenti per le innovazioni tecnologiche. Come sperare di entrare in questo mondo senza conoscere i computer, i prodotti multimediali, Internet, l'archiviazione digitale? Ma queste non sono materie oggetto di studio, sono competenze che devono essere acquisite autonomamente.
Quindi anche se questi corsi di laurea sono considerati meno impegnativi di altri, è comunque richiesta una buone dose di impegno personale e di attenzione alle esigenze del mercato del lavoro, per non entrare nella larga schiera dei disoccupati "intellettuali". Un percorso in apparenza più facile, ma che richiede in realtà grande interesse e motivazione, e grande attenzione al mondo extrauniversitario.

Preparazione e prerequisiti

Una buona cultura di base umanistico-scientifica, conoscenze basilari di tipo linguistico-letterario, storico e geografico, abilità verbali, riguardanti in particolare la comprensione e la produzione di testi e la comprensione lessicale, capacità argomentative, la conoscenza di una lingua straniera possono rappresentare prerequisiti utili per affrontare questo tipo di studi.